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Poesie di Claudio e Nicola Rampin
Ibiskos editrice (Giugno 2001)
Collana "Il caprifoglio"
Dimensioni cm 12x20, 72 pagine
Prefazione di Silvia Denti
Prezzo £ 20.000 - € 10,33 IVA compresa
Premessa dell'autore
Ho sempre creduto nell’onestà dei sentimenti, siano essi duraturi o passeggeri, nonostante ci si perda spesso in un concetto vasto e complesso, coronato di menzogne e futili sotterfugi per raggiungere lo scopo di conquista.
Non sono partito con quell’idea, bensì, da una base più profonda scaturita dall’animo, nell’istante in cui si è manifestata, parole semplici e comprensibili e soprattutto sincere.
Cosa ho ottenuto? Poco, dopotutto non era certo una ricompensa l’obiettivo. Per questo sono felice di averlo fatto e l’unico rammarico di cui mi rimprovero è di pensare di averne tralasciata qualcuna, in più, di non essere riuscito ad esprimermi con parole raffinate e sofisticate.
La soddisfazione scaturisce dall’abbraccio che lega la mano al foglio tramite la penna, una dimostrazione verbale dello stato d’animo del momento, forse anche l’incapacità di comunicare in altre forme.
A qualcuna non ho scritto nulla, ciò non significa che io l’abbia esclusa dai miei pensieri.
Grazie alla proposta di Nicola di realizzare questa collaborazione, realizzata raggruppando i versi più significativi dedicati a loro: Le donne, e mi auguro che certi valori ritornino al giusto equilibrio.
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Prefazione di Silvia Denti
Cos’è tutto questo pensare… Cos’è tutto questo sperare che prende e avvince in questa raccolta scritta dall’autore Nicola Rampin in collaborazione col fratello Claudio… Cosa sono tutte le note musicali che si avvertano, leggendo via via le splendide poesie, semplici e toccanti proprio per questo… Cos’è? Il solito, l’insolito, l’accadere, le quotidianità che spaccano le piccole follie del giorno che fugge. Fugge come aria briosa, si lascia accarezzare e lascia il posto alla vita viva, quella che palpita e l’infinito si inventa, si strugge, bastano pochi attimi per perdersi, per ricadere giù…
Giù nell’improbabile. In questa raccolta davvero singolare nelle forme, ritroviamo l’essenza, proprio come un’ape sugge il nettare dal fiore. La lealtà degli eventi, che peraltro non denunciano mai la trascendenza, si dilata come fosse posta sotto una grossa lente in grado di schiarire, illuminare anche minime ambiguità che potrebbero dividere o coprire il senso delle cose. Nicola e Claudio Rampin si aprono, fratelli anche nel mettere a nudo le loro anime, rischiano nella loro voglia di comunicare e di dare, dare, dare.
Sapendo bene che andare alla deriva e lasciarsi vincere non serve. Meglio la lotta per i colori, per tutto quello che madre vita può darci. I due autori diventano grandi quando si dividono i consensi, si analizzano e riescono a completarsi a vicenda e non finiscono mai nella trappola della meschinità.
Si danno doppiamente imparando a conoscere le loro interiorità che esternano con grandi braccia di “comuni sognatori”. Credo che questo libro riceverà parecchi sì e non solo dagli esperti, ma soprattutto da coloro che oseranno leggerlo degnamente lasciando aperto il cuore, captandone la forza espressiva e tutte le emozioni che veramente si possono vivere verso dopo verso.